Irma Loredana Galgano, recensione del saggio di Miguel Benasayag: Il cervello aumentato l'uomo diminuito,


Un ottima recensione del saggio di Miguel Benasayag scritta da Irma Loredana Galgano che coglie il problema chiave dell lavoro di Benasayag: la questione del senso nel mondo trasformato in artefatto.
Il post dal titolo Neuromarketing e potere subipnotico dell’era digitale. “Il cervello aumentato l’uomo diminuito” è stato pubblicato nel blog di Irma Loredana Galgano il 23/01/2017.  Il libro di Benasayag è stato pubblicato in Italia nel 2016 da Erckson con il titolo di Il cervello aumentato l’uomo diminuito.
Il cervello, da sempre identificato con la ragione su cui l'occidente a costruito il proprio modello di razionalità e civiltà, si trova oggi ad attraversare la più grande metamorfosi della sua storia a causa della rivoluzione digitale e dell'ibridazione tra mente e computer. 
Intento di Benasayag non è quello di sanzionare con un giudizio catastrofico quello che sta accadendo, non si tratta di un'indagine sotto il segno della tecnofobia, ma di un tentativo di comprendere quello che sta accadendo, quali potrebbero essere le sue conseguenze e cosa sia esattamente in gioco in questa metamorfosi del cervello e dell'umano.

Pericoli e opportunità
Ciò che è in gioco è, dicevamo, la questione del senso, che costituisce il fondamento della genesi della cultura, del mondo umano: la capacità dell'uomo di trasformare attraverso l'esperienza e la conoscenza il suo essere nel mondo conferendo ad esso un significato
Il sovraccarico informativo, la fluidificazione delle informazioni, l'algoritmo delle macchine, stanno sostituendo l'umano nella produzione del senso e possono macchinizzare l'uomo, ridurre il suo pensiero ad algoritmo. Questo è quanto può accadere con la delocalizzazione e deterritorializzazione del pensiero. L'intelligenza è sempre meno situata, incorporata e ancorata all'esperienza del reale, non cresce più interagendo con l'esperienza reale del mondo ma con modellizzazioni digitali di esso.

La colonizzazione umanistica della tecnologia
La prospettiva indicata da Benasayag è quella di una colonizzazione della tecnologia da parte della vita e della cultura che inverta il pericolo del rapporto di subordinazione dell'uomo allo strumento per sviluppare potenzialità e valori umani della macchina. 
O forse è meglio che l'uomo tramonti e venga sostituito dalla macchina pensante vista come stadio evolutivo che supera l'uomo? Dovendo dare uno sguardo a quel macello senza speranza che è la storia potrebbe anche sembrare un esito positivo, il guaio è che, come ricorda Edgard Morin in Conoscenza, ignoranza, mistero; il processo evolutivo verso ciò che verrà dopo l'uomo, la metamorfosi transumana, è guidato dalla scienza, dalla tecnologia e dal mercato, forze che solo un'ingenua e superstiziosa fede può pensare siano intrinsecamente razionali (vere, buone e giuste), il rischio è allora la possibilità di una inumanità del post-umano.

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